
Come molti di voi sapranno e avranno già avuto modo di provare personalmente, Facebook ha introdotto filtri di immagini in realtà aumentata e esperienze interattive alla sua nuova piattaforma grazie a Camera Effect. Per farlo si avvarrà di un esercito di sviluppatori esterni per contribuire ad aumentare il numero di contenuti fruibili dagli utenti. Tali effetti sono disponibili all’interno della funzionalità della fotocamera dell’app di Facebook per smartphone, ma la piattaforma Camera Effects è stata progettata per essere compatibile anche con gli hardware del futuro per la realtà aumentata, come ad esempio gli occhiali.
Mentre i critici pensavano che Facebook stesse semplicemente copiando Snapchat con le sue ultime funzionalità di Stories e filtri su Facebook, Messenger, Instagram e WhatsApp, Mark Zuckerberg sta solo gettando le basi per lanciare la piattaforma di Camera Effects.
La piattaforma Camera Effects offre il riconoscimento degli oggetti.
Gli occhiali per la visualizzazione di contenuti AR potrebbe arrivare tra anni, ma tutti hanno già un telefono dotato di fotocamera, e allora perché non approfittarne? Zuckerberg dice che «la prima piattaforma di realtà aumentata che diventerà mainstream non sarà fruibile da occhiali, ma da fotocamera». Altre applicazioni come Snapchat hanno mantenuto per loro gli strumenti di creazione di queste esperienze di realtà aumentata, mentre Facebook permette a tutti gli sviluppatori di lavorare all’interno della piattaforma, per offrire ai propri utenti migliaia di “filtri” anziché 10-20.
Facebook, inoltre, sta ora consentendo agli sviluppatori di richiedere l’accesso alla beta chiusa dello strumento AR Studio della piattaforma.
AR Studio permette agli sviluppatori di utilizzare la posizione precisa, il riconoscimento degli oggetti e la rilevazione di profondità per creare i loro effetti. In poche parole: una figata!
La telecamera di Facebook sarà in grado di riconoscere oggetti specifici come una tazza di caffè e far emergere effetti correlati, come ad esempio il vapore proveniente dalla tazza o dagli squali che nuotano all’interno del caffè.
Per ora Facebook non permetterà l’inserimento di alcun marchio o pubblicità, a meno che non sia stato pre-approvato, anche se alla fine monetizzerà anche in questo modo. Un portavoce infatti dice che: «Siamo focalizzati sul rendere questo prodotto ottimo per gli utenti prima di introdurre modalità a pagamento per le aziende».
Secondo Zuckerberg la gente sottovaluta la realtà aumentata, ma con la tecnologia necessaria, anche gli sviluppatori diventano creativi.
«Faremo molto più che aggiungere semplicementi dei baffi finti ai nostri volti».
Pubblicato da Facebook for Developers su Lunedì 17 aprile 2017
Gli sviluppatori potrebbero creare strumenti informativi capaci di interagire con luoghi reali, come suggerimenti di esperti sulle imprese, giochi interattivi e molto altro.
Nel frattempo, gli utenti saranno in grado di aggiungere note in realtà aumentata in diverse località specifiche, in modo da poter dire ai loro amici, ad esempio, com’è quel ristorante.
Gli sviluppatori possono utilizzare tre ingressi per attivare gli effetti aumentati della realtà:
- Face Tracker (ma non identità o riconoscimento facciale);
- Dati del sensore (come il giroscopio e la posizione);
- API (per estrarre dati da altre applicazioni e rispondere agli input forniti dall’utente in tempo reale).
Ovviamente ci abbiamo preso gusto e anche noi abbiamo iniziato a sviluppare i nostri effetti per la fotocamera di Facebook.
E voi? Avete già provato a creare il vostro?