
Spesso, per una campagna AdWords efficace, ci ritroviamo a strutturare landing page, nelle quali far “atterrate” gli utenti.
Ma quali sono le regole da tenere sempre a mente quando si progettano questo tipo di pagine?
Analizzando un recente report di Crayon, i risultati sono chiari:
- massima attenzione al contenuto;
- agli spazi;
- al colore.
Sono state analizzate più di 1.000 landing page, valutando l’utilizzo del testo, dei video e dei colori.
Successivamente, si è scavato anche nella struttura delle pagine di destinazione più popolari dell’ultimo anno per capire cosa funzionasse davvero e quali fossero gli accorgimenti per ottenere una buona possibilità di conversione.
Quali sono state quindi le considerazioni di questa approfondita analisi?
Innanzitutto la conferma che c’è ancora molto spazio per la creatività all’interno delle landing page.
Giusto in questi giorni stiamo progettando una landing page per uno dei nostri clienti e questi sono i 5 punti a cui prestiamo particolare attenzione:
1. Il content marketing è sempre più presente e si estende all’interno contenuto delle landing page
In media in una pagina di atterraggio ci sono circa 2.000 parole, l’equivalente della lunghezza di un post corposo e interessante!
Quindi, che faccia parte di una strategia di SEO, o di promozione di un determinato prodotto, una cosa è chiara: le landing page devono dare massima importanza ai contenuti testuali.
2. I marketers, tuttavia, possono anche scegliere, a seconda della tipologia di landing pageche si sta strutturando, di inserire contenuti più brevi e accattivanti
Infatti, alcune landing page sono molto brevi: il 45% delle pagine volte a raccogliere iscrizioni registrano meno di 500 parole, come ad esempio le landing page di Spotify, che mirano a ridurre al minimo le distrazioni e concentrarsi sul completamento del processo di registrazione.
3. Solo alcune aziende stanno sperimentando i video all’interno delle proprie landing page:circa il 14% di quelle analizzate comprende un video.
In questo modo si lascia spazio ai contenuti multimediali, aprendo tuttavia le porte a una grande sfida, ovvero rendere il contenuto interattivo parte integrante del processo di conversione anziché una piacevole distrazione.
4. I siti web (ancora) amano i colori neutri
Il 41% delle pagine di destinazione utilizzano infatti prevalentemente nero o grigio, mentre solo il 35% opterebbe per i classici blu e verde.
Ciò potrebbe significare che le aziende registrano migliori tassi di conversione quando vengono utilizzati colori neutri o, al contrario, potrebbe semplicemente dimostrare quante possibilità ancora ci siano per azzardare ed essere audaci, differenziandosi così dalla maggior parte delle offerte e delle aziende.
5. Testare premia
I test di progettazione della landing page dovrebbero essere uno sforzo costante e continuo, ma è raro che questo accada. Molto spesso le agenzie o i freelance considerano concluso il lavoro al momento del lancio online della pagina web, ma ciò che davvero fa la differenza è il monitoraggio e la tempestiva capacità di intervenire laddove il processo di conversione non funzioni come ci si aspetti.
Nel corso dell’ultimo anno, solo l’11% delle pagine è stato ridisegnato. Ma è attraverso la sperimentazione di nuovi design e contenuti che i marketers possono ottenere risultati migliori dalle landing page.
Il cambiamento dev’essere l’unica costante.
C’è ancora molto spazio per sperimentare con design coraggiosi e strategie fresche e innovative.
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