The Game of Teenage Social Media Influencer
Sono giovani, attivissimi sui social media e hanno milioni di follower. No, non sono le Kardashian, ma i Teenage Social Media Influencer. Chi sono? Annie LeBlanc, Danielle Cohn, Ariel Martin, Cameron Dallas, Loren Gray… i loro nomi non vi dicono niente? Beh, è perché siete troppo vecchi!
Ma facciamo un passo indietro. Nel tempo l’intrattenimento, soprattutto quello dedicato ai giovani, si è evoluto e nello specifico con l’avvento dei social media è diventato sempre più interattivo e personalizzato. Gli adolescenti di oggi non passano più i loro pomeriggi incollati davanti la televisione facendo zapping da un programma all’altro, ora skippano tra i profili social dei loro coetanei e si muovono con fluidità da una piattaforma all’altra con totale padronanza degli strumenti che hanno a loro disposizione. È in “luoghi” come Musical.ly (da poco incluso in TikTok), Snapchat e YouTube che ragazzi tra i 12 e i 16 anni intrattengono milioni di loro coetanei. Di cosa sto parlando? Passiamo a degli esempi pratici.
Annie LeBlanc è una ragazza di 13 anni nota al mondo del web da quando ne aveva tre per le sue esibizioni di ginnastica artistica. La vera fama è arrivata con la produzione di video musicali e web series come “We are savvy” in cui, insieme ad alcuni amici, parla di moda, musica, lifestyle e fai da te. Sul suo canale YouTube Annie registra più di 3 milioni di iscritti e su Musical.ly 13 milioni di follower con cui interagisce ogni giorno attraverso la creazione di lip sync di brani musicali di successo, reinterpretati in maniera creativa proprio grazie alle funzioni che la stessa applicazione offre.
Un altro esempio è Loren Gray una ragazza di 16 anni diventata famosa proprio grazie al suo account Musical.ly seguito da 28 milioni di persone. Attualmente Lauren ha più di 13 milioni di follower su Instagram e più di 3 milioni di iscritti sul canale YouTube dove intrattiene i suoi fan con ritagli della sua daily routine.
Non si tratta di ragazzi già famosi o con particolari abilità, dunque viene da chiedersi: cosa hanno di così speciale? Apparentemente nulla. Sono se stessi, non esibiscono esclusivamente un’immagine corretta di sé, ai limiti della perfezione, bensì parlano dei loro problemi adolescenziali, mostrano la loro quotidianità, contano persino i brufoli che hanno sul viso davanti all’obbiettivo.
Pur essendo tutti molto carini e simpatici è indubbio che, agli occhi di chi come me non è più un adolescente da un pò di tempo, appaiano come dei ragazzini un pò narcisisti, convinti del fatto che ai loro coetanei interessi realmente cosa mangeranno a pranzo. Ma i numeri parlano chiaro, ai ragazzi di quella fascia di età interessa! E quando milioni di ragazzi sono agganciati e cercano in ogni modo di interagire con questi Teen Influencer, la cosa si fa seria.
La domanda a questo punto è: ma a noi, che adolescenti non lo siamo più, perché ci dovrebbe interessare seguire e conoscere questi “piccoli fenomeni”?
Ma che ce ne importa dei Teen Influencer?
Il motivo di fondo per cui non bisogna sottovalutare la portata di tale fenomeno è che questi personaggi ci stanno letteralmente insegnando come comunicare con una generazione nata e vissuta nel web, abituata a cercare tutto ciò di cui necessita online, a confrontarsi e instaurare legami in rete e che è del tutto impermeabile al bombardamento mediatico.
Per chi si occupa di marketing diventa chiaro che per agganciare un pubblico di questo genere è obbligatorio rivedere il proprio modo di comunicare puntando su un rapporto sempre più diretto e “reale” con le persone. È proprio questo il segreto del successo dei Teen Influencer, si presentano come ragazzi comuni, sono i portavoce di questi adolescenti che in essi si identificano e trovano qualcuno in cui riporre la loro fiducia.
È dunque possibile per i brand inserirsi nel flusso comunicativo dei Teen Influencer senza screditare la loro immagine e credibilità agli occhi dei fan?
Se si vuole instaurare una collaborazione sarà necessario analizzare gli ambienti che essi abitano, comprendere a fondo cosa rappresentano per il loro pubblico e capire se effettivamente ci può essere una coerenza tra l’immagine dell’azienda e queste figure.
Ad ogni modo è chiaro come il potere acquisito dai Teenage Social Media Influencer sia un dato di fatto e, se non si vuole rischiare di perdere a questo gioco, bisogna imparare a conoscerli.