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Avete presente quando camminate per strada e trovate per terra una banconota da 10 o, ancora meglio, 20 euro? Questa è stata la sensazione di entusiasmo che hanno vissuto tutte le persone presenti Venerdì 14 giugno al We Make Future 2024 di Bologna, quando hanno trovato il nostro Be.Lucky.

Che “Entusiasmo” sia la prossima emozione sbloccata da Riley in un possibile Inside Out 3?

A parte gli scherzi, ci siamo tanto divertiti a giocare con voi, conoscervi di persona e raccontarvi il mondo Be.Family. Speriamo di avervi dato i consigli giusti e un esempio concreto di come creare opportunità di visibilità o di business anche in un contesto ampio come questo evento.

Siate creativi. Osate. Distinguetevi.

Non è finita qua. Partecipare al We Make Future è stata un’occasione anche per affinare e migliorare le nostre competenze, utili per i nostri progetti futuri, e fornirvi alcuni spunti interessanti degli speech a cui abbiamo assistito.

Non siamo ANCORA robot: la formazione creativa nell’era dell’Intelligenza Artificiale Generativa – Manuel Alvaro

In questi ultimi due anni, è innegabile come la formazione creativa continui a evolversi grazie alle straordinarie opportunità offerte dall’intelligenza artificiale.

Ma ha ancora senso puntare sulla formazione creativa in un’era dominata dalla tecnologia? 

Manuel Alvaro, professionista del settore, sostiene che sì, ha assolutamente senso, ma solo se miriamo a formare professionisti capaci di dialogare con l’AI piuttosto che limitarsi a competenze tecniche di base. 

La vera sfida è creare un equilibrio tra creatività umana e potenza tecnologica.

E noi non possiamo che essere d’accordo. Un binomio di certo vincente.

L’intelligenza artificiale non è qui per sostituire i creativi, ma per potenziare le loro capacità.

«Se il nostro lavoro è facilmente sostituibile con un click» dice Manuel «allora dobbiamo ripensare al nostro approccio. La creatività deve rimanere uno strumento potente che non solo migliora i flussi di lavoro, ma pone domande cruciali anche alle macchine. La nostra capacità di immaginare, esplorare e innovare è ciò che ci rende indispensabili».

Regolamento dell’IA nell’UE: cosa significa per la sicurezza e le strategie globali – Lucilla Sioli & Gianluca Misuraca

L’Unione Europea, il 13 marzo scorso, ha introdotto una legge per regolamentare l’IA, in particolare per proteggere i diritti dei cittadini. Per questo, abbiamo partecipato con interesse a questo panel per comprendere meglio le sfide, le opportunità e le conseguenze di tale regolamentazione.

All’interno della discussione è emerso che, in Europa, l’IA deve essere sviluppata in modo autonomo per evitare una dipendenza eccessiva. A differenza delle tecnologie precedenti che creavano un divario tra esperti e neofiti, l’IA ha il potenziale di colmare queste lacune, aumentando le capacità dei meno competenti e riducendo le differenze. 

È una tecnologia che innova e che l’Europa vuole adottare. Per questo esiste l’IA Office, con il compito di regolamentare questa tecnologia in continua evoluzione, disegnando regole di condotta che mitighino i rischi associati, come la disinformazione e la discriminazione, garantendo un utilizzo sicuro e etico.

Lucilla e Gianluca hanno anche parlato dell’impatto dell’AI sul mercato del lavoro: le previsioni, al momento, risultano complesse. Mentre le tecnologie precedenti hanno portato una reale differenza tra chi le sapeva usare e chi no, creando un divario di competenze, l’IA può aumentare le capacità dei meno esperti e diminuire quindi il gap.

Sebbene alcuni settori potrebbero essere rivoluzionati, ciò potrebbe tradursi in benefici significativi, come la riduzione degli orari di lavoro senza perdita di produttività. 

Un esempio concreto descritto durante il panel è quello di una traduttrice che, inizialmente spaventata dall’avanzare dell’IA, è riuscita a utilizzarla per velocizzare il suo lavoro, avendo più tempo per aumentare la qualità del suo operato e riuscendo quindi a gestire un numero maggiore di clienti.

La chiave, che condividiamo appieno con Lucilla e Gianluca, sarà mantenere un approccio “human-centric” nella gestione e nell’utilizzo dell’IA.

TikTok Masterclass: strategie vincenti per eccellere tra le tendenze e la creatività – Pierluigi Amitrano, Valentine Leroy e Federico Rognoni

TikTok è la piattaforma che ha ottenuto la crescita più elevata negli ultimi anni. Infatti, secondo la nuova edizione del report di We Are Social, gli italiani trascorrono più tempo su TikTok rispetto ai suoi diretti competitor: 32 ore e 12 minuti al mese. Al secondo posto YouTube, seguito da Facebook.

Come sottolineato più volte durante la Masterclass, è impreciso definire TikTok un “social network”. Non è un’app per conoscersi. È puro intrattenimento. Per questo, la metrica più importante su questa piattaforma non risulta essere il numero dei follower e dei like, ma le visualizzazioni dei video pubblicati.

Quando si parla di TikTok, probabilmente, la prima cosa che ci viene in mente sono i Trend. In effetti hanno un’importanza rilevante all’interno della piattaforma, tant’è che ne esistono precise tipologie e risulta determinante saperle riconoscere per utilizzarle nella comunicazione quotidiana, anche in base al mercato presidiato.

Oltre a video divertenti e leggeri, su TikTok la divulgazione scientifica, l’informazione e l’educazione formativa hanno modo di diventare virali: tantissimi brand e aziende stanno seguendo questa content strategy, soprattutto quando hai a disposizione una piattaforma in cui puoi imparare divertendoti, grazie all’utilizzo di un tono di voce simpatico e coinvolgente che rende affascinanti anche contenuti che possono risultare, ai più, noiosi. 

Nonostante la nostra conoscenza verticale sul mondo della comunicazione digitale, risulta sempre interessante ascoltare questi panel dedicati ai social, quando a parlare sono i rappresentanti stessi. Si può entrare nelle dinamiche, nelle logiche interne e capire meglio i meccanismi dietro il successo o meno di determinati brand o creator.

Proprio per questo, abbiamo l’intenzione di approfondire questa Masterclass in un altro articolo dedicato esclusivamente a TikTok, con suggerimenti e consigli per iniziare una strategia di successo su questa piattaforma.

Conclusione

Cosa ci portiamo a casa da questo “We Make Future 2024”?

L’evento, per quanto ci riguarda, è stato un successo. Abbiamo condiviso idee, imparato dalle esperienze degli altri e costruito le fondamenta per potenziali nuove partnership. 

L’atmosfera vissuta a Bologna e il futuro che ci riserva l’Intelligenza artificiale ci ha ispirato a guardare avanti con fiducia, pronti ad affrontare ogni nuova sfida, grazie alle nuove competenze acquisite e una visione rinnovata. 

Ringraziamo ancora una volta tutti coloro che hanno partecipato attivamente alla nostra attività e tutti i professionisti, studenti e aziende che abbiamo conosciuto. 

E a tutti coloro che sono stati così fortunati da vincere… che lato Be. avete avuto! Ora godetevi il vostro nuovo sketchbook preferito!

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