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Avete mai provato quella strana sensazione pensando (erroneamente) che il vostro telefono vibrasse, per poi rendervi conto che non stava affatto vibrando?
Ecco, questa è la cosiddetta sindrome da vibrazione fantasma, ovvero la convinzione che il telefono stia squillando quando in realtà non lo sta facendo. A molte persone capita spesso e possiamo affermare senza troppi dubbi che si tratti di una conseguenza diretta della nostra digitalizzazione: il bisogno costante di essere davanti a uno schermo per fare il nostro lavoro.
Di recente mi è capitato di riflettere profondamente su questa “dipendenza” – io per primo trascorro ore e ore davanti a computer e smartphone – e, per quanto possa far paura affrontare la realtà dei fatti, sarebbe il momento di considerare (con occhio critico) quanto tempo passate davanti al vostro schermo.

Uno studio di Scott Wallsten ha dimostrato il modo in cui lo schermo influisce sul comportamento umano.

Cosa non stiamo facendo offline mentre siamo online che ci svaghiamo?


Il tempo che trascorriamo al computer o al telefono “cazzeggiando” sostituisce il 27% della nostra produttività.

IL 27 PERCENTO%%%%%%%!!!111!1!!111!!!!! 

Il 27% è un allarmante tasso di perdita di produttività, soprattutto se lo si equipara in termini monetari.
Che ci crediate o no, c’è stato un tempo in cui il lavoro non prevedeva di stare seduti davanti al computer o al telefono tutto il giorno.

Ecco quindi come capire quanto si sta esagerando e darsi dei limiti.

 

1 – Capire le proprie abitudini

Per iniziare, avete bisogno di una base fatta di dati concreti per capire quanto tempo dedicate davanti a uno schermo. D’altronde «se non può essere misurato, non può essere migliorato».
La maggior parte degli smartphone e delle app ormai dispone di un sistema di tracciamento che consente di visualizzare quanto tempo si spende all’interno di queste:

I nuovi dispositivi iOS hanno una funzione integrata (Impostazioni> Batteria> Utilizzo batteria per app) che mostra, in percentuale, il tempo trascorso su ogni app installata nello smartphone.
Per i telefoni che non dispongono di questa funzione, esistono molte altre app come Moment e Qualitytime in grado di fornire queste informazioni.
Per desktop invece esiste HabitLab, un’estensione di Chrome che vi aiuterà a capire quanto tempo state spendendo sui diversi siti web.

Alcuni social media hanno perfino un “contatore” integrato.
Instagram, ad esempio, mostra il tempo trascorso ogni giorno nell’app.

 

 

2 – Analizzare i dati ottenuti

Se i dati, ad esempio, dicessero che in media trascorrete 9 ore davanti uno schermo, è necessario fare un’analisi della quantità rispetto alla qualità.

  • Quantità: una semplice analisi del tempo trascorso rispettivamente su ciascuna app/sito. «È necessario trascorrere tutto quel tempo?»;
  • Qualità: un’analisi più approfondita dei siti/app in cui state impiegando la maggior parte del vostro tempo e capire se ciò vi porta un valore aggiunto o meno. «Passate x tempo davanti allo schermo, a quale pro?»

Bene signori, è il momento di agire di conseguenza.
A seconda delle vostre abitudini potreste adottare alcuni miglioramenti quotidiani:

1. Compratevi una sveglia e lasciate il telefono sulla scrivaniainiziate la mattinata senza controllare il telefono. Usate i primi 15 minuti della vostra giornata senza smartphone, pensando alle cose che avete in programma di fare o vorreste fare.

2. Riconfigurate i vostri device: spostate tutte le vostre app dei social media o intrattenimento sull’ultima pagina del vostro dispositivo. Se la cosa non ne scoraggia in alcun modo l’utilizzo, potete anche provare una di quelle app che “bloccano” l’utilizzo di certi siti, consentendovi di accedere solo in determinati momenti della giornata. Infine – probabilmente la cosa che più di tutte funzione (metodo testato e garantito) – modificate le impostazioni di notifica per assicurarvi che il vostro telefono vibri solo quando ricevete messaggi importanti o telefonate.

3. Fate una pausa: una delle cose migliori che potete fare per voi stessi riuscire a staccare, almeno nel weekend, la testa dallo schermo. Iniziate in piccolo, passo dopo passo: la mattina andando a lavoro, ad esempio, leggete un libro, sfogliate una rivista, ascoltate musica o fate qualsiasi altra cosa, ma lasciate in tasca il vostro smartphone.

 

3 – Ottimizzate le cose semplici

Ora che potreste aver fatto i conti con la realtà e conosciuto il numero delle ore che vi tengono incollati allo schermo, è necessario lavorare sulla qualità del tempo trascorso davanti a esso.
Spesso ci troviamo a utilizzare diverse applicazioni/siti per fare sostanzialmente la stessa cosa.
Ciò complica inutilmente il lavoro.

Alcuni accorgimenti, per migliorare la propria produttività potrebbero essere:

1) Un solo strumento di comunicazione: che sia WhatsApp, Skype, Slack o qualsiasi altro – sceglietene UNO SOLO per l’instant messaging, così da evitare di “loggare” in cinque diverse app e di distrarsi tra un accesso e l’altro.

2) Tutto in cloud: utilizzate una soluzione basata su cloud per svolgere il vostro lavoro. Ciò vi garantirà accesso ai vostri documenti ovunque vi troviate, in qualsiasi momento e da qualsiasi dispositivo.
Pensate a come potreste organizzare meglio la vostra vita con l’aiuto dell’Internet of Things.

3) Priorità delle mail: non cercate di rispondere a ogni singola mail che ricevete, occupatevi subito delle più importanti e lasciate momentaneamente da parte le altre.
I ricercatori suggeriscono (SOLO PERCHÉ NON HANNO MAI LAVORATO IN AGENZIA) di controllare le mail per 20 minuti al mattino e poi per altri 20 minuti circa alle 15. D’altronde «se è davvero importante, probabilmente vi chiamerebbero».

4) Mono-task: cercate di evitare di fare più cose contemporaneamente. Concentratevi su una singola attività e una volta terminata passate alla successiva. Se possibile, cercate anche di cronometrare il tempo che impiegate in ogni attività, per capire quanto tempo vi richiede lo svolgimento quello specifico lavoro.

 

4 – Mettetevi in gioco

Non siete la vostra email!
Indipendentemente dal tipo di lavoro che fate, non tutto deve essere per forza fatto su uno schermo. Cercate di “staccare” anche solo per un’ora al giorno (un’ora intera, 60 minuti senza schermi).
Vedrete che la vostra creatività improvvisamente ne gioverà.

Iniziate ad apprezzare nuovamente l’analogico: usate la lavagna, i post-it, i pennarelli, il brainstorming con i colleghi per lavorare a un nuovo progetto. Prendete una penna e scarabocchiate la prossima proposta che farete al cliente. Prendetevi una pausa caffè per confrontarvi con un collega sui vostri attuali progetti o quelli futuri.

Prendendovi del tempo lontani dai vostri schermi aumenterà senza dubbio il vostro pensiero creativo e innovativo, dandovi un rinnovato senso di produttività. Finalmente sparirà quella perenne sensazione (forse più spesso evidente realtà) di occhi stanchi e cadenti. Svegliatevi, fatevi un caffè, alzate lo sguardo dallo schermo e scoprite un nuova quotidianità.