
Sapete quante email vengono inviate ogni giorno? Circa 269 miliardi.
La concorrenza per avere la nostra attenzione è altissima.
Per far si che il vostro messaggio emerga è necessario creare liste mirate, messaggi specifici e avere il giusto tempismo.
La “pubblicità”, in generale, sta diventando sempre più mirata, i consumatori stanno cambiando le proprie abitudini e sono sempre più informati.
Lo stesso si aspettano dai brand.
Quindi, come fare per personalizzare il tuo messaggio per ogni utente? Non è certo una passeggiata, ma il team di Campaign Monitor ha creato una lista di passaggi chiave.
Speriamo che questi suggerimenti aiutino a ottimizzare anche il tuo processo di creazione e invio email!
1. Create la vostra strategia di personalizzazione
- Comportamentale: create dei contenuti basandovi sui comportamenti recenti dei vostri utenti.
- Meteo: producete contenuti in base al meteo locale degli abbonati.
- Immagine: provate ad aggiungere il nome dell’abbonato a un’immagine per attirare la sua attenzione.
- Posizione: utilizzate la posizione dei vostri iscritti e create un promemoria utile. Festività, eventi, ecc. Non importa dove vivano.
2. Rivedete ogni parte della vostra email
- Grammatica: assicuratevi che non ci siano errori grammaticali e che le eventuali personalizzazioni automatiche abbiano sempre senso nell’eventuale oggetto della mail.
- Lunghezza dell’oggetto: ottimizzate la lunghezza affinché resti in mente con più facilità.
- Font: se utilizzate font personalizzati, assicuratevi che siano coerenti con il contenuto della mail.
- Testing: testate più varianti della stessa mail per capire quale tra queste è più efficace.
- Conversioni: assicuratevi che le vostre personalizzazioni guidino l’utente verso la call-to-action.
- Tracking: inserite link tracciabili per avere un report più preciso del comportamento dei vostri iscritti.
- Copywriting: create un testo avvincente, soprattutto per le call-to-action.
- Link: assicuratevi che i link rimandino ai giusti contenuti.
- Chiarezza: testi e call-to-action devono essere semplici da capire e trovare.
3. Spuntate queste voci (fondamentali)
- Dati personalizzati: la vostra mail sarà buona se i campi dinamici funzioneranno correttamente. L’ultima cosa che vorreste (e ve lo garantisco) è la dicitura “Fname” al posto del nome dei vostri iscritti.
- Contenuti di riserva: valutate l’inserimento di “contenuti di riserva” qualora l’utente non compilasse tutti i campi al momento dell’iscrizione.
- Invio delle email: un cattivo tempismo potrebbe compromettere l’efficacia della vostra comunicazione. Quand’è il momento più opportuno per attirare l’attenzione dei miei utenti?
- Grafica: le personalizzazioni (soprattutto quando si tratta di nomi) possono avere lunghezze e ingombri differenti che potrebbero creare problemi inattesi con caratteri speciali e allineamento. Inviate sempre alcune mail di test ai vostri colleghi, un controllo a più occhi non fa mai male.
- A/B Test: create più versioni della stessa mail con gli stessi contenuti ma una forma differente. Quale funziona di più?
- Responsive: al giorno d’oggi forse la voce più importante. La vostra newsletter si adatta ai dispositivi mobile? L’impaginato rimane invariato anche se visualizzato da sistemi operativi differenti? È necessario sia così.
Quando ci viene chiesto quale sarà l’elemento più importante per il marketing in futuro, rispondiamo «la personalizzazione». La personalizzazione mirata, infatti, aumenta il coinvolgimento dei clienti ed è per questo che seguiamo rigorosamente questa lista di controllo per la personalizzazione delle email.
Con questo strumento le aziende intendono rivolgersi a persone con hobby e interessi differenti, non a vuote caselle di posta da riempire!