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Il mondo startup sta crescendo giorno dopo giorno e si sta creando sempre più interesse attorno a queste nuove società.

In concomitanza della crescita dell’ecosistema startup si sta consolidando anche l’interesse sul tema dell’open innovation: infatti, sono già molte le aziende che stanno investendo in queste nuove strategie, prestando grande attenzione alle startup.

L’obiettivo dell’open innovation è quello di aprire il proprio modello di business e sviluppare network/relazioni profittevoli. Si tratta dunque di strategie win-win dove startup, professionisti e aziende vincono insieme e condividono degli obiettivi di crescita comuni e sostenibili.

Un’azienda, quando decide di approcciare a queste nuove strategie per lo sviluppo dei propri business, può ricorrere a differenti strategie e strumenti. Elenco qui di seguito alcune attività che si possono attivare senza investire grandi capitali:

  1. scouting: è la pratica più utilizzata e non richiede grandi investimenti. Si tratta di fare ricerca online sulle varie tipologie di imprese, partecipare a eventi fieristici di settore e altre occasioni utili ad apprendere quali potrebbero essere le strade percorribili verso l’innovazione. In breve attività molto rivolte all’analisi e alla ricerca di nuovi modelli di business;
  2. call for ideas: in questo caso si tratta di vere e proprie “chiamate” all’innovazione. L’azienda apre una call quando è alla ricerca di progetti innovativi per ottenere un vantaggio competitivo nel suo mercato di riferimento. Possono essere di varia tipologia: eventi, come gli hackathon o le conferenze, oppure strumenti offerti dalla rete, come i questionari online o poll;
  3. crowdsourcing: si tratta di una esternalizzazione aziendale (crowd sta per “folla” e sourcing è l’abbreviativo di ”outsourcing”, cioè esternalizzare), che corrisponde a lasciare all’esterno alcune attività aziendali che non si riescono a seguire internamente. Esistono molti strumenti per fare crowdsourcing: i più comuni sono portali online che permettono da una parte (azienda) di inserire la richiesta di “aiuto” e, dall’altra (utente/professionista) di rispondere caricando delle soluzioni, solitamente in cambio di una determinata somma di denaro, buoni sconto, premi o altro;
  4. startup adoption: creazione di partnership finanziarie, produttive o commerciali con startup in settori uguali, simili o complementari al proprio. Unire le forze con altre società di carattere innovativo può portare a dei risultati straordinari per entrambi i soggetti coinvolti: dall’aumento della propria capacità produttiva all’ampliamento della gamma servizi offerti.

Nel prossimo articolo vedremo altre tipologie di strumenti e modelli che si possono attivare che riguardano sopratutto il mondo delle startup, dal venture capital al corporate incubator & accelerator.