Si sente spesso parlare di orari ideali per condividere un contenuto sulle piattaforme social: il consiglio che in molti forniscono è di evitare la pubblicazione di contenuti durante gli orari notturni, dal momento che la maggior parte dell’audience si trova, evidentemente, a letto e senza la possibilità di accedere al proprio dispositivo.
Perché è così importante prestare attenzione all’ora di pubblicazione di un contenuto?
L’obiettivo principale è molto semplice: massimizzare la copertura possibile di un messaggio veicolato tramite il proprio canale digitale, sia esso a uso personale o professionale. Per massimizzare la diffusione è sufficiente individuare le fasce orarie in cui il pubblico si connette alle piattaforme che presidiamo, il che, in linea generica, può valere per tutte le fasce orarie che seguono i pasti (dopo colazione, dopo pranzo, dopo cena).
Esistono degli strumenti per capire l’ora migliore per condividere i post?
A quale ora del giorno si connettono maggiormente gli utenti che seguono la mia Pagina Facebook?
In fase di analisi e report, è molto semplice verificare l’orario di punta in cui le persone sono collegate al proprio dispositivo e hanno la possibilità di essere intercettate dal nostro messaggio.
Da Business Manager, è possibile accedere alla tab “Analytics” per entrare in un sistema di reportistica automatico generato da Facebook stesso.
Effettuato l’accesso al pannello Analytics, Facebook restituisce una tab nominata “Utenti attivi: per ora” che permette di capire quali siano le fasce orarie in cui gli utenti accedono alla nostra pagina o interagiscono coi contenuti presenti in essa (metrica suddivisa per ora, con una media relativa alle attività degli utenti negli ultimi 28 giorni). Le caselle colorate con un tono blu più intenso (fino a quasi diventare nero), costituiscono la fascia oraria con maggior affluenza, calcolata tenendo in considerazione il comportamento degli utenti per lo stesso giorno durante il mese di riferimento.
Si tratta di uno dei tanti strumenti messi a disposizione per il monitoraggio del comportamento della fanbase; anche per analizzare gli accessi al proprio sito web è possibile affidarsi a strumenti efficaci, uno dei quali lo fornisce Google ed è Google Analytics. Grazie all’installazione di un codice all’interno del proprio sito, Google monitora il numero di ingressi, il percorso svolto dagli utenti all’interno del proprio sito e altre metriche interessanti come la frequenza di rimbalzo (percentuale di utenti che, dopo aver visualizzato una sola pagina del tuo sito, lo abbandonano, manifestando così una mancanza di interesse reale verso il tuo prodotto o servizio).
Tutti dovrebbero pubblicare dopo i pasti, quindi?
Come in molti altri casi, anche qui ci si trova di fronte a una questione che non può avere una risposta universale e adattabile indistintamente a tutte le realtà aziendali. La tipologia di attività può spesso suggerire degli orari ideali per intercettare il proprio pubblico.
Si pensi al caso di un ristorante: se il giovedì è previsto un piatto appetitoso a pranzo, risulta inefficace pubblicare quel contenuto alle ore 15 scrivendo «Da tutto lo staff auguriamo un buon pranzo», dal momento che l’intenzione di sollecitare l’appetito al consumatore non coincide con l’usuale orario del pranzo delle persone.
Sarebbe auspicabile, invece, che un post “da acquolina in bocca” fosse pubblicato alle 11 del mattino, affinché l’utente che accede alle piattaforme social stia trovando una risposta a un bisogno nel momento più adeguato. L’azione, nella migliore delle ipotesi, lo condurrà a una prenotazione perché durante quel pranzo sarebbe proprio felice di poter gustare il piatto visto sul proprio smartphone un paio d’ore prima.
Per altre attività, invece, potrebbe essere l’ideale pubblicare contenuti durante il weekend, un momento della settimana evitato da molti ma non per questo meno efficace.
Lo stesso vale per gli orari che seguono la cena: molto spesso gli utenti, quando si collegano da casa e godono di una situazione mentale più “rilassata”, prestano più attenzione e maggior interesse verso contenuti che li riguardano. Potrebbe essere questa una nuova strategia da esplorare?
Il consiglio è quello di testare, con delle scelte logiche a supporto, eventuali nuovi orari in cui pubblicare i contenuti e analizzare la risposta dell’audience: nel tempo saranno scelte che pagheranno in termini di engagement e di raggiungimento degli obiettivi di business.