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È uscita solo da pochi giorni (precisamente l’11 giugno 2021) e si candida come hit dell’estate 2021: sto parlando di MILLE (feat. Orietta Berti), singolo di Achille Lauro e Fedez, con la straordinaria partecipazione di Orietta Berti, prodotto da Davide Simonetta (in arte d.whale).

Son sincero: ho ascoltato per la prima volta il brano lo scorso venerdì, spinto da una sincera curiosità di apprezzare l’inedito trio, nonostante gli artisti non siano tra i miei preferiti. Nei social e tra colleghi l’hype era alto, non potevo sfuggire all’ascolto.

Oltre al ritornello che ti entra nella testa con una facilità disarmante (complimenti a tutti gli autori), ho da subito notato una particolarità in una strofa del ritornello:

labbra rosso Coca-Cola

e mi son chiesto se la mention, visto l’indiscussa popolarità del brand e lo standard cromatico universale (al pari del Tiffany – nonostante stia cambiando colore, ve lo siete persi?) fosse inserita come licenza artistica o se ci fosse dietro un product placement o branded content.

Che cosa si intende per product placement?

Siamo ormai abituati a vedere l’inserimento di prodotti a scopi pubblicitari all’interno di programmi televisivi, serie tv, videoclip musicali, post social, ecc… i brand pagano profumatamente per comparire in tutti questi contenuti. L’attenzione del pubblico non è sul prodotto: infatti, nonostante il product placement ne preveda una presenza molto spesso evidente, il focus è su altro e il brand viene trasmesso in modo subliminale.

Da “Forrest Gump”: uno degli esempi più celebri di Product Placement… seppur abbastanza sfacciato! 🙂

Che cos’è, invece, un branded content?

Un branded content, o contenuto brandizzato, è un contenuto progettato da zero da un brand per veicolare i propri valori, la propria visione del mondo, in generale per creare una connessione con il pubblico, slegata dalle logiche della mera pubblicità. In un branded content, a differenza del product placement, meno si nota il prodotto e più efficace è il risultato. Addirittura, alcuni branded content potrebbero non prevedere affatto la visione del prodotto e neppure del marchio, se per svelarli solo in seguito: è il caso, per esempio, del celebre flash mob alla stazione dei treni di Liverpool, promosso da T-Mobile.

Torniamo a Mille e alla Coca-Cola

Fino a ieri (data in cui è uscito il videoclip di Mille) il mio quesito non poteva avere risposta: Coca-Cola ha pagato per essere menzionata nel testo della canzone (quindi product placement), l’intero brano fa parte di qualche campagna estiva della bibita (branded content) o il brand è menzionato a soli scopi artistici (semplice similitudine)?

Ho così tenuto d’occhio i profili Instagram del trio alla ricerca di segnali che mi indirizzassero a una risposta, seppur incompleta. Son sincero: dubito fortemente nell’opzione della similitudine, sarò poco romantico… ma non scomodi Coca-Cola per nulla, soprattutto quando dietro c’è un personaggio influente come Fedez.

E infatti, ecco il primo indizio: intorno alle ore 13:00 di ieri (14 giugno 2021), Fedez pubblica una story nel suo profilo Instagram dove annuncia l’imminente uscita del videoclip ufficiale del singolo, dove sarà possibile apprezzare in anteprima il nuovo design della bottiglia di Coca-Cola Zero (che uscirà nel mercato solo a luglio).

Visito immediatamente il profilo di Coca-Cola Italia, alla ricerca di un contenuto di supporto, ma resto deluso: semplice repost della story di Fedez, nulla di più. Ok, da questi primi indizi, le quotazioni per il product placement aumentano, poiché:

  1. è stato Fedez ad annunciare nel suo canale la collaborazione con Coca-Cola e non il contrario;
  2. da parte di Coca-Cola nessun contenuto proprietario per promuovere il videoclip, immobilismo… per ora!
  3. nella story è correttamente presente la segnalazione di «Partnership pubblicizzata», ovvero: Fedez ha rapporti commerciali con l’azienda menzionata e riceverà un compenso per la story pubblicata.

Segue poi alle 14:00 di ieri un’altra story all’uscita effettiva del videoclip su YouTube. Sarò malizioso ora, ma guarda caso il ritornello è tagliato e parte proprio dalla strofa incriminata:

 

La menzione a Coca-Cola, da quanto svelato in questi primi spezzoni del videoclip, parrebbe solamente verbale, ma non mi fido, visto la sgargiante ghiacciaia rossa nella sopracitata story di Fedez.

Mi precipito con sprezzante entusiasmo alla visione del videoclip:

Lo visiono con trepidante attesa del ritornello e, esattamente al minuto 01:01, quando Orietta Berti cita «Coca-Cola», ecco comparire a bordo piscina la ghiacciaia della story di Fedez e due bottiglie di Coca-Cola aperte sopra un tavolino (non si distingue chiaramente) firmato Coca-Cola – la stessa inquadratura compare anche al minuto 01:18.

Il product placement diventa limpido e iconico pochi secondi più avanti (01:13) quando una delle ragazze beve un sorso di Coca-Cola dalla bottiglia ghiacciata.

Il logotipo di Coca-Cola diventa nero, gran novità! Nell’etichetta classica è bianco su rosso, in quella della Zero è rosso su nero, ma qui… ne parliamo magari in un altro articolo Pierfilippo e Cianfe?

A conclusione della rassegna, ai minuto 02:24 e 02:30, ricompare la ghiacciaia a bordo piscina, con tanto di sgabelli, assieme all’intera scenografia.

E se di «rosso Coca-Cola» parliamo, i riferimenti nel videoclip sono anche più subliminali:

  • minuto 00:04: nella copertina della “Gazzetta” letta da Achille Lauro e Fedez, si intravede un annuncio pubblicitario con il volto di una donna bionda e un prodotto bianco. Sarà forse un riferimento alla storica etichetta total white della Coca-Cola Light di fine anni ’90?
  • minuto 00:27: la ragazza si tuffa in piscina con un costume intero… rosso;
  • minuto 00:29: Fedez si rilassa su un materassino gonfiabile mentre indossa boxer rossi e degusta un drink rosso (come al minuto 00:32);
  • minuto 00:30: i colori dei costumi interi delle ragazze corrispondono esattamente alla palette colori del brand Coca-Cola;
  • minuto 01:13 (fotogramma analizzato sopra): smalto e rossetto rosso della ragazza, telo rosso, dettagli guantini rossi;
  • minuto 01:22: Achille Lauro stringe in mano una rosa rossa;
  • minuto 01:42: il trio al completo è seduto sul cofano di una lucidissima auto d’epoca rossa;
  • minuto 02:13: alle spalle di Fedez si intravede un sipario/tenda rossa;
  • minuto 02:16: nel parte inferiore della ripresa, si nota una leggera sfocatura rossa, come se ci fosse un oggetto in primissimo piano;
  • minuto 02:26: il cameriere indossa un papillon rosso;
  • minuto 02:39: si intravede un red carpet.

Vi sembra esagerato? Senza scendere nel dettaglio della semiotica, il product placement passa anche attraverso questi dettagli.

Per ora nel sito Coca-Cola ancora nessun segnale ufficiale, anche dopo l’uscita del videoclip. Non resterà che attendere il lancio ufficiale della nuova bottiglia per ulteriori risvolti.

Perché Coca-Cola ha scelto il videoclip di Mille per il suo product placement?

La domanda è lecita, ci ho pensato mentre scrivevo questo articolo e ho capito che la pedina fondamentale è Orietta Berti: chi, meglio di lei, ha saputo tornare sulla cresta dell’onda mantenendo inalterato il suo intramontabile fascino, senza snaturarsi? La similitudine con Coca-Cola appare lampante: un brand che unisce generazioni e regala momenti di felicità, spensieratezza e nei decenni ha saputo confermarsi sempre come la bibita più iconica di sempre.

Ecco perché Coca-Cola si è fatta avanti e ha voluto affiancare il suo brand alla figura di Orietta Berti: è il twist anni sessanta così travolgente che ti fa ballare anche se sei matto trap, è per tutti, di tutti, è moderno e non stanca mai.

Ovviamente, i motivi sono anche mediatici: vedi i 12,5 milioni di follower di Fedez, aggiungi uno degli artisti più discussi dell’ultima edizione di Sanremo e richiesti del momento (probabilmente ora secondo solo ai Maneskin), aggiungici giusto quel tocco di curiosità per il coinvolgimento di Sua Maestà Orietta Berti e boom, hai la ricetta perfetta della viralità. E qualsiasi brand pagherebbe per esserci e Coca-Cola l’ha fatto in modo esemplare:

  1. viene menzionata nel testo della prossima hit dell’estate, garantendosi nei prossimi mesi un incremento inevitabile della brand awareness (se ancora dovesse servirne) nella stagione dove probabilmente raggiunge il picco di vendite, assieme al Natale: altri brand avrebbero semplicemente pagato per far comparire il proprio prodotto nel videoclip (es. un noto marchio di creme solare o di costumi da bagno), mentre Coca-Cola è andata ben oltre. Di fatto si è garantita un posto nella storia della musica italiana;
  2. appare con il suo prodotto e accessori nel videoclip: la menzione visiva appare lineare e coerente, seppur patinata e a tratti ostentata, con il mood retrò del girato e la riconoscibilità del prodotto è garantita;
  3. per ora, i commenti sulla canzone sono solo positivi: il singolo è «una piacevolissima sorpresa!», come dichiarato proprio da Orietta Berti. Anche i più scettici che dipingevano il tutto come una forzata collaborazione si son dovuti ricredere. Il sentiment positivo procede per osmosi, e ne beneficia anche il brand Coca-Cola.

Alcuni di voi potrebbero pensare: e se il tutto fosse nato davvero come una sana citazione, nulla di più (come, per restare in ambito discografico, «Gli anni dei Roy Rogers come jeans») e fosse stato proprio Fedez & Co. a proporre il tutto alla Coca-Cola, a brano inciso, fiutando l’opportunità? Scenario affascinante, chissà… io ho scritto a Fedez in direct per avere una risposta, tanto non gli scrive nessuno, mi risponderà molto presto… vi faccio sapere! 😂

Ora potete rilassarvi e riascoltare Mille, tanto lo so che avete la voce di Orietta che vi fa, come minimo, fischiettare. E, chissà perché, una voglia irrefrenabile di una bella bibita ghiacciata. Ditemi se mi sbaglio scrivendomi in direct su Instagram.

PS: VI SFIDO

Ci sono alcuni particolari rossi che non ho menzionato nel videoclip: sapete scovarli? Scriveteceli in direct!

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