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Sempre più spesso in prossimità della fine dell’anno mi imbatto in articoli che pretendono di predire i “design trend” dell’anno successivo.
I titoli solitamente assomigliano a:

20 web design trends for 2018

Discover the trends, techniques, and tools that will define website and digital product design in 2018 — and beyond.

Non credo serva dirvi davvero che li considero “articoli fuffa”, ma vi spiegherò perché, a mio parere, non dovrebbero essere presi in considerazione.

Cito Francesco Sordi, Consulente di marketing scientifico, docente universitario e autore del libro “Evolvi il tuo marketing”, che nel suo profilo LinkedIn scrive:

«Il giudizio soggettivo ed estetico non deve entrare mai nel flusso di lavoro marketing, MAI! In comunicazione dobbiamo dire le cose giuste, alle persone giuste, nel modo giusto. Se piace al titolare, a sua moglie, ai figli, a me consulente, al comunicatore stesso o a chicchessia, chi se ne frega! Sul piano di principio siamo tutti d’accordo, ma quante volte chiediamo «ti piace?» o diamo il nostro parere dicendo «mi piace»? Facile a dirsi, molto difficile a farsi. Provare per credere!»

 

È facile farsi “tentare” un po’ delle tendenze nelle discipline creative.
Ma diciamocelo: non c’è niente di creativo o innovativo nel tenere sotto controllo cos’è “hot” in quel momento – a meno che forse lo stiate facendo appunto per andare controcorrente.

La creatività è una conversazione.

Le tendenze sono solo i fili conduttori di questa caotica conversazione, sia che scegliamo di adottarla che di resisterle, le nostre scelte creative devono co-esistere al fianco di queste tendenze, non inseguirle.

Nel nostro lavoro, che si differenzia non poco da quello dell’artista, l’obiettivo è comunicaree trasmettere precise informazioni attraverso il design.
Lo stile grafico e il tone of voice dovranno essere coerenti e in linea con l’azienda per cui state sviluppando quel progetto, non con i trend del 2018.

Moda. È di questo si tratta e, come si sa, le mode passano.

«Vorrei un sito all’ultimo grido»

Ecco cosa mi auguro di non sentire mai da uno dei miei clienti.
Non fraintendetemi, cerco di mantenere la mia progettazione al passo con i tempi, ma non per questo utilizzerò una certa griglia piuttosto che un determinato trattamento cromatico solo perché “è un trend di quest’anno”.
Con quale arroganza pretendiamo di prevedere già da quali elementi saranno caratterizzati i nostri progetti?

Le evoluzioni che oggi vengono definite “trend” sono il risultato della ricerca costante da parte di designer di layout più creativi e coinvolgenti, di griglie più elaborate, di colori più vividi grazie ai nuovi device che permettono prestazioni sempre migliori.

Costruiamo i nostri prodotti digitali per i nostri utenti o per noi stessi?
Pensiamo davvero che tutti i “trend” in cui ci imbatteremo riusciranno a soddisfare le aspettative di chi fruisce dei nostri progetti?

Tenetelo a mente, non solo per il 2018.