
Che tu sia un ricercatore esperto o un designer che conduce il proprio studio sugli utenti, ci vuole tempo per riflettere sulle domande e identificare gli obiettivi che si intende raggiungere alla fine di una ricerca sul design.
Trovandoci spesso coinvolti in progetti di rinnovamento e ristrutturazione di intere esperienze di navigazione, abbiamo individuato alcuni punti salienti che non dovrebbero mai mancare durante questo lavoro.
Proprio come con un pasto gourmet, il lavoro di preparazione potrebbe essere più impegnativo in termini di tempo, ma potete scommetterci: alla fine paga!
Ecco sette modi per prepararsi a condurre ricerche di design:
1. Scoprite cosa testerete
Cosa volete analizzare? Cosa vedranno e con cosa interagiranno gli utenti che si sottoporranno al test?
Può essere divertente rimanere coinvolti in questa fase del progetto di ricerca, ma non dimenticate che è necessario valutare il comportamento degli utenti per migliorare il vostro prototipo.
Testerete un prototipo molto simile alla versione definitiva oppure no?
Desiderate che gli utenti siano in grado di interagire con l’UX o vi basta presentare un mockup cartaceo per ottenere feedback sui concetti generali?
È importante non dimenticare che, a seconda degli obiettivi di ricerca, potrebbe essere necessario apportare modifiche al prototipo.
2. Concordate gli obiettivi
Decidete fin da subito quale sarà l’obiettivo della vostra ricerca, così che tutta la tua squadra possa lavorarci.
Tenete in considerazione la possibilità che il vostro obiettivo possa evolversi nel tempo, influenzando così lo sviluppo del prototipo. È inevitabile.
Se vi trovate, ad esempio, nella fase finale del vostro prodotto, l’obiettivo potrebbe essere molto specifico: «capire se i clienti sono in grado di attraversare un certo flusso con successo».
Se siete invece nelle prime fasi dello sviluppo, potreste semplicemente voler capire i problemi che i vostri utenti affrontano nella loro vita quotidiana e capire come risolverli.
3. Articolate le vostre ipotesi
Mettete tutti le vostre supposizioni sul tavolo.
Solitamente è quasi impossibile eliminare immediatamente pregiudizi e abitudini degli utenti, ma si rivela efficace elencarli prima di testare.
Annotatevi tutto su post-it, fogli e foglietti, dopodiché mettetevi al tavolo e ragionate.
Questo vi aiuterà a porre domande migliori e potrà fornirvi più punti di confronto.
Elencando le ipotesi prima della ricerca potrete guardarvi indietro e confrontare i risultati effettivi dopo lo studio.
4. Selezionate il metodo con cui avverrà l’intervista
Condurrete l’intervista di persona o a distanza? Volete registrare le sessioni? Avete il software adatto per farlo?
Non dimenticate di pensare anche al metodo di ricerca stesso.
Solitamente si sceglie di raccogliere due tipi di informazioni primarie:
- esplorative (generali, di ricerca aperta);
- specifiche (ricerca utilizzata per risolvere un problema specifico, identificato durante la fase esplorativa).
Potreste anche voler fare una ricerca valutativa, esaminando cioè un problema specifico per valutare eventuale usabilità e interazione.
Questo di solito comporta che le persone usino il tuo prodotto o servizio e pensino ad alta voce mentre interagiscono con esso.
5. Preparate una linea guida per la discussione
Mettete insieme una guida per le interviste in anticipo, così da fornire fin dal principio una struttura con cui guidare la conversazione.
Pensatelo come il vostro cheat sheet, completo di tutte le domande a cui potrete ricorrere.
Annotare in anticipo le vostre domande vi aiuterà a rimanere concentrati e ascoltare meglio chi vi sta di fronte, identificando ciò che veramente desiderate ottenere dalla ricerca.
Non commettete però l’errore di pensare che la vostra guida accompagnerà la conversazione dall’inizio alla fine.
Infatti, le domande dovrebbero indirizzare la discussione, ma è importante che, nel caso si presentano risultati imprevisti, sappiate formulare domande di follow-up non scritte, addentrandovi così all’interno di un percorso diverso da quello ipotizzato.
Lascia che i tuoi utenti ti guidino alla fine.
E già che siamo sul tema della preparazione di domande per la vostra guida alla discussione, ricordate che ci sono buone domande e cattive domande.
Assicuratevi di porle sempre in modo aperto e imparziale.
Per esempio:
Cattiva domanda: aggiungere funzionalità XYZ può essere utile?
Buona domanda: come ti sentiresti quando verrà aggiunta la funzionalità XYZ?
Cattiva domanda: cosa ti è piaciuto il processo di onboarding?
Buona domanda: cosa ne pensi del processo di onboarding?
6. Trovate intervistati
Non potrete avere uno studio di ricerca senza utenti, quindi pensate subito a dove potreste trovare i vostri partecipanti.
Volete invitare a partecipare al test fruitori attuali o persone completamente nuove al vostro prodotto?
State cercando di valutare una certa fascia d’età o una funzione lavorativa?
A seconda di chi vorrete intervistare, potreste scegliere differenti strumenti.
N.B. Essere in grado di trovare i partecipanti da soli non è affatto così scontato, spesso infatti si valuta il coinvolgimento di una società di reclutamento capace di trovare persone al posto vostro.
7. Ricordate il vostro ruolo
La cosa più importante che potete fare durante la ricerca sul design è ascoltare.
Non lasciatevi coinvolgere e trascinare all’interno di un discussione/dibattito per nessun motivo (a meno che ovviamente non si tratti di un’intervista).
Mantenere un ruolo di guida in questo tipo di attività è fondamentale.
Evitate di discutere apertamente delle ipotesi o su come le cose dovrebbero funzionare con chi sta testando il prodotto, questo sicuramente rischierebbe di compromettere l’autenticità del test.
Portate inoltre l’intervista a un ritmo che sia confortevole per i partecipanti e siate pazienti (molto pazienti).
Lo sappiamo, imparare a essere a proprio agio nei momenti di silenzio non è facile, tuttavia alcune persone hanno bisogno di tempo per elaborare le cose prima di formularle.
Al contrario, se vi doveste accorgere che qualcuno è timido o ha bisogno di una “spintarella”, ponete domande di follow-up come “Perché?” O “Puoi dirmi di più su questo?” per mantenere viva la conversazione.
La preparazione sarà lunga, ma ne varrà certamente la pena
La ricerca sul design richiede tempo, risorse e preparazione, ma i risultati arrivano.
Le informazioni che si acquisiscono dagli utenti consentono di progettare in base a fatti e non a supposizioni.
Aiutano a focalizzarsi su determinati aspetti e a stabilire quali sono le priorità.
Tutto ciò si traduce in prodotti più efficienti, utenti più felici e clienti soddisfatti.